martedì 9 ottobre 2012

“La Corte dello Zwinger di Dresda” del Bellotto di nuovo visibile al pubblico dopo il restauro

Il 4 ottobre, dopo un’opera annuale di restauro, è stato presentato per la prima volta in sede di conferenza stampa il dipinto “La Corte dello Zwinger di Dresda”, dt. “Der Zwingerhof in Dresden” (1751/52) di Bernardo Bellotto, nel Passaggio di Canaletto (dt. Canalettogang) della Pinacoteca degli Antichi Maestri (Collezioni Statali d’Arte di Dresda/SKD). Bellotto, detto il Canaletto (1722-1780) è rinomato a Dresda per la sua decennale attività di pittore di Corte (1746-1756) durante il governo di Augusto III di Sassonia e Polonia. Il Complesso dello Zwinger (it. Fortezza), progettato dall’architetto Mattäus Daniel Pöppelmann e decorato dallo scultore Balthasar Permoser tra il 1709 e il 1728, è invece uno dei più bei complessi architettonici europei di età barocca. “Questo dipinto documenta esattamente l’aspetto della città di Dresda nel ‘700”, osserva il Prof. Dr. Bernhard Maaz, Direttore della Pinacoteca degli Antichi Maestri (foto).
Con la sua accurata rappresentazione dello Zwinger al tempo in cui la Pinacoteca degli Antichi Maestri (completata nel 1854) non era ancora presente, della città sullo sfondo e di particolari come le carrozze nel cortile interno, questo dipinto si contraddistingue come “una immagine ideale” della Dresda del XVIII secolo. Lo Zwinger, che dopo il suo completamento diventò il Palazzo della Scienza di Dresda, è stato in passato e continua ad è ancora oggi turisticamente un luogo di incontro internazionale, grazie al suo fascino barocco e alle rinomate Collezioni che ospita all’interno.
Per il prestigio del Bellotto, nonché la capacità di questo capolavoro architettonico di rappresentare in sé lo splendore della Dresda settecentesca, questo dipinto ha un valore immenso e il completamento del suo restauro è motivo di grande orgoglio. Il Prof. Dr. Maaz si esprime quindi entusiasta per l'obiettivo raggiunto ed esprime la propria gratitudine nei confronti delle incaricate al restauro.
Presenti alla conferenza stampa sono infatti anche le restauratrici che negli scorsi mesi hanno lavorato con dedizione per restituire all’opera l’aspetto, i colori e la luminosità originari. Ad intervenire subito dopo è quindi la Prof.ssa Marlies Giebe, Direttrice del Laboratorio di Restauro, accompagnata dalle restauratrici Dipl.-Rest. Sabine Bendfeldt e Dipl.-Rest. Kathleen Hohestein (foto). La Prof.ssa Giebe spiega nel dettaglio quali difficoltà sono sorte durante le opere di restauro e fa riferimento anzitutto al recupero delle tonalità cromatiche originali del dipinto. A livello procedurale si è intervenuto con la rimozione prima dell'antico strato di vernice, notevolmente ingiallito, poi di alcuni dettagli che a causa di una variazione cromatica nuocevano alla rappresentazione. Una delle maggiori problematiche per le restauratrici è stato poi riuscire a creare le giuste tonalità da applicare ai toni, modificati col tempo, della superficie del dipinto. Inoltre per restituire al dipinto la sua brillantezza “astratta” è stata resa ottimale la tensione della tela e sono stati effettuati ritocchi necessari nelle parti più difettose.
Il dipinto “La Corte dello Zwinger di Dresda” è quindi da questo momento nuovamente visibile ai visitatori della Pinacoteca degli Antichi Maestri nel Passaggio di Canaletto, a fianco di un altro capolavoro restaurato recentemente: “Dresda dal lato destro dell’Elba, sotto al ponte di Augusto” (1748). Questi due capolavori, insieme ad altre splendide vedute qui presenti realizzate dal pittore italiano, danno un contribuito unico e prezioso alla memoria storica di Dresda.

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